
NOTA: gli appunti di viaggio si trovano in fondo alla pagina, dopo le immagini






























































tipico viaggio fly and drive “facile e comodo”
noleggio auto e partenza da Johannesburg ed arrivo a Cape Town (per un totale di circa 5000 km)
pernottamento in backpackers (ostelli) molto “colorati” ed ospitali
- all’interno del Parco Kruger e’ preferibile pernottare in tenda
- trekking nel Blyde River Canyon
- Kruger Park
- trekking nel Drakensberg presso le cascate Tugela (n°3 per altezza al mondo)
- visita “safari” nel parco Uluwe -Unfolozi
- lungo la Garden Route
- whale watching ad Hermanus
- Cape Town e visita della citta’
APPUNTI DI VIAGGIO
Martedi 12 agosto
Partenza da Vergiate alle 17; accompagnato da Serena, passiamo a prendere Carla, quindi ci dirigiamo in aeroporto dove facciamo subito la coda per il check-in. All’imbarco incontriamo Alex e moglie; faranno il nostro giro al contrario ( …e molto meno avventuroso!!)
partenza da Malpensa alle 21:10 con volo 243 South African Airways
Mercoledi 13 agosto
Arrivo a Jo’burg verso le 7:40; disbrigo formalita’ e consegna auto; tentativo di chiamare casa dapprima utilizzando un estintore!!?? (che Carla aveva scambiato per un telefono) (problemi con tessera telefonica). Carla ha rimediato subito un bel raffreddore (che penso si portera’ fino alla conclusione del viaggio). Alle 10 circa siamo in auto (Volskwagen Chico 1.4) diretti a Pretoria dove arriviamo dopo un’oretta; giro della citta’ a piedi e pausa all’ora di pranzo sdraiati sull’erba in un giardino al centro della citta’ circondati da tanta altra gente (probabilmente studenti o impiegati in pausa pranzo) la giornata e’ bella e calda (non quel caldo torrido di quest’estate in Italia; ricordiamoci che qui siamo in inverno!!); ricerca dell’ostello e giro serale in auto sulle alture che contornano Pretoria; prima del tramonto siamo al nostro ostello (North South Backpackers) dove alloggiamo in una accogliente casetta di legno con un letto matrimoniale. Cena nei dintorni dell’ostello e telefonata a casa.
Giovedi 14 agosto
Partenza verso le 8 in direzione della regione Mpumalanga; la mattinata trascorre guidando e ammirando il panorama offerto dalla campagna sudafricana; affrontiamo subito la prima strada sterrata che sara’ il test per i giorni successivi; ci fermiamo a Lydenburg per un meritato spuntino da Wimpy (che sara’ nostro “punto di riferimento” per tutta la durata del viaggio); poi di nuovo in auto verso Sabie dove diamo un’occhio alle Sabie Falls situate proprio sotto la strada (che delusione!!), alle Mac Mac Falls (molto piu’ suggestive ma sempre troppo turisticizzate) per arrivare a Graskop dove ci fermeremo ormai al crepuscolo nel backpacker (Green Castle Budget Accomodation); dopo aver preso posto decidiamo di andare a fare 2 passi “in centro”; serata molto fresca (per non dire fredda!); in giro non si vede anima viva poiche’ siamo fuori stagione, tuttavia questa cittadina molto carina mi da l’impressione che sia una meta molto frequentata durante la loro estate. In questo ostello ho avuto una disavventura con la doccia; Carla scriveva cosi’:
“Doccia calda: Istruzioni per l’uso: aprire la manopola blu lentamente, aspettare che l’acqua si scaldi, farsi la doccia. Troppo difficile?? NO!! ..ma nonostante l’apparente banalita’ dell’operazione c’e’ anche chi (e non sono io) ha cristato per mezz’ora contro “sta cazzo di doccia” e se l’e’ fatta gelata!”
Venerdi 15 agosto
Partenza per Pilgrim Rest; colazione stupefacente (mix tra english breakfast e continental , con pancake finale); prosecuzione lungo la Panorama Route per God’s Window, The Pinnacle e il Blyde River Canyon dove facciamo il nostro primo trekking (Belvedere Day Walk); escursione di una giornata (un pomeriggio) che ci porta dall’alto veld all’interno del Blyde River Canyon con una bella camminata; bagno fresco nelle acque del Blyde e ritorno al campo di partenza (in tutto circa 5 ore); proseguimento in serata per Hoedspruit dove avremmo intenzione di pernottare ma ci vediamo rifiutare il posto in un bed & breakfast da una signora di colore in leggero stato di ebbrezza perché ” troppo bianchi”. Dopo aver “subito” questo atto di razzismo (per una volta in senso contrario a quello piu’ tristemente noto) decidiamo di avvicinarci al Kruger National Park; e’ ormai buio e si fa tardi, non vediamo nulla che ci invoglia a fermarci per una notte e ci ritroviamo a dormire in auto a Orpen Gate fuori dal cancello del Kruger con 2 guardiani che promettono di “vegliare su di noi” in cambio (ovviamente) di una mancia, dato che il posto sembra estremamente pericoloso (a detta loro!!??). Luna piena, notte stellata, un po’ fresca ma bellissima;
Sabato 16 agosto
Dopo la notte in macchina entriamo subito nel parco (apertura dei cancelli ore 6) e ci dirigiamo al Satara Rest Camp dove cerchiamo posto per dormire la notte successiva; dopo aver chiesto telefonicamente a tutti gli altri rest camp e non aver trovato posto, scopriamo che proprio a Satara ci sono posti disponibili; montiamo subito la tenda e ripartiamo in auto per fare un lungo giro passando per Olifant Camp e Balule ed essere di ritorno (percorrendo lunghissime strade sterrate) prima della chiusura dei cancelli del campo Satara (ore 18); durante il tragitto incontriamo sulla nostra strada anche un elefante un po’ dispettoso che si divertiva a ingombrare la strada non lasciando passare le auto; non sapendo cosa fare e vedendoci minacciati, ho pensato bene di fare inversione, allontanarmi e attendere che l’animale fosse a distanza di sicurezza prima di tentare nuovamente di passare (dato che un fuoristrada davanti a noi per poco non veniva urtato dall’elefante che si era girato di scatto); la giornata scorre piacevolmente in auto osservando numerosissimi animali e il caratteristico ambiente naturale; cena e telefonata a casa. La nostra prima notte in tenda trascorre tranquilla; siamo vicino alla recinzione che ci protegge dagli animali del parco liberi al di la’ di essa; il mattino presto alcune iene si avvicinano molto alla rete e noi possiamo vederle bene anche grazie al potente faro alogeno di cui sono dotati i nostri vicini di tenda; impressionante l’organizzazione di alcuni fuoristrada; Land Rover dotati di ogni accessorio per il safari ecc. ecc.
Domenica 17 agosto
Dobbiamo rinunciare nostro malgrado al safari mattutino (ore 5) per mancanza di altre adesioni (eravamo iscritti solo noi 2 al tour con guida), quindi ripartiamo di buon’ora alla volta della parte meridionale del Kruger in direzione del campo Skukuza (il campo piu’ grande del Parco); appena usciti dal campo facciamo un incontro ravvicinato con alcuni bufali; effettuiamo diverse deviazioni su strade secondarie sterrate (come il giorno precedente, del resto); avvistiamo numerosi animali fra cui una giraffa a distanza ravvicinata, una famiglia di elefanti con il piccolo che tenta di rincorrerci….; a meta’ giornata arriviamo al campo piu’ importante situato all’interno del Kruger (Skukuza); e’ un villaggio a tutti gli effetti e il movimento di turisti stride con il paesaggio circostante (a mio parere era molto piu’ bello il campo Olifant visitato il giorno precedente); dopo una breve pausa ripartiamo in direzione sud verso Crocodile Bridge (uscita dal parco); lungo la strada il traffico di turisti e’ abbastanza intenso (e’ domenica!!); ci capita anche di osservare un leone e la leonessa tranquillamente sdraiati all’ombra di un albero ai margini della strada incuranti dei turisti e delle loro auto. Usciti dal parco percorriamo un tratto di superstrada per immetterci nuovamente su strade secondarie ma sempre molto belle e panoramiche (la velocita’ di crociera sfiora i 100-120 all’ora!); la nostra destinazione per la serata e’ Barberton, dove installeremo la tenda in un camping servito con docce calde. Cenetta (alle 16) in un fast-food situato di fianco ad un distributore di benzina con vista sul parcheggio e sulle colline circostanti.
ISTRUZIONI PER IL SORPASSO DI AUTOVEICOLI IN SOUTH AFRICA
Accostare sulla sinistra per fare passare i veicoli che procedono a velocita’ piu’ sostenuta; si vieni ringraziati con le 4 frecce; si deve rispondere con un colpo di luci abbaglianti (o con la mano, senza dita alzate!!!)
Lunedi 18 agosto
Smontata la tenda partiamo in direzione Baadplaas dove ci aspetta un rilassante bagno in piscina con acqua calda all’aperto interrotto bruscamente da un gruppetto di “talebani” (nel vero senso del termine!!) che fanno a gara a chi nuota piu’ veloce (pare che si divertano un mondo!)
Carla scriveva così nel taccuino di viaggio: “…..Gianluca ha cuccato!!! Un aitante vecchietto voleva offrirgli da bere mentre io mi ero assentata per un attimo per cambiarmi ……non si puo’ mai stare tranquilli!!! Adesso abbiamo ordinato la colazione e stiamo aspettando: chissa’ cosa ci portano?!. Io ho steso l’accappatoio e il costume sulla ringhiera del bar ad asciugare. Gianluca come suo solito si e’ rivestito che e’ ancora tutto bagnato: gli verranno i funghi.
…il resto della giornata lo trascorriamo in auto trasferendoci sino a …. all’Amphitheathre Backpacker (dopo Bergville); guidando osserviamo il paesaggio circostante e spesso Carla legge la nostra Lonely Planet
Martedi 19 agosto
2° trek del viaggio; siamo nella catena del Drakensberg (Royal Natal National Park) precisamente nell’Amphitheatre; il sentiero (Sentinel trail) e’ facile e ben segnalato; l’ultimo tratto consiste in una divertente risalita di un canalone denominato “Gully”; sosta in cima all’anfiteatro (2 ore di salita); (Carla era un po’ “inversa” per la salita non proprio di suo gradimento); in cima fortunatamente si rilassa e riesce a gustarsi il panorama che si apre davanti a noi; discesa lungo la “via normale” ma ….con sorpresa!!!; arrivati al punto critico, dove la parete si fa verticale, scopriamo di dover scendere da 2 lunghissime scalette in ferro verticali con un vento contrario fortissimo; fortunatamente Carla riesce a scendere senza farsi prendere dal panico e 1 ora dopo facciamo ritorno al parcheggio (verso le 14:30) dove avevamo lasciato l’auto (alle 9), partiamo in direzione Harrismith dove troviamo da dormire in una graziosissima casetta di legno; cena al fast food KFC. Giornata splendida ma con vento fortissimo
Mercoledi 20 agosto
Da Harrismith a St Lucia Estuary; bellissimo l’entroterra del Kwazulu Natal; molti chilometri su sterrato; lunga giornata interamente trascorsa in auto; ogni tanto facciamo qualche sosta per sgranchire le gambe e darci il cambio alla guida; piacevolissimo osservare il paesaggio che scorre attorno a noi; siamo nell’Africa nera, quella delle popolazioni Zulu!!
Giovedi 21 agosto
Da St Lucia Estuary a Mtunzini passando per il parco Hluhluwe-Umfolozi; tutta la giornata in auto lungo le strade sterrate del parco (ambiente diverso rispetto al Kruger; dolci colline ondulate con vegetazione bassa e un po’ piu’ rigogliosa); pochi animali avvistati ma l’ambiente ripaga la vista (a mio avviso piu’ bello del Kruger); riusciamo a scorgere in una radura il rinoceronte utilizzando il binocolo; usciti dal parco dal gate meno frequentato in una zona sconsigliata dalla guida; lungo tragitto su sterrato; notte in tenda nel parco della laguna di Umlalazi con doccia fredda senza luce in compagnia delle scimmie (Carla non apprezza molto ma, dopo un po’, si adatta alla circostanza un poco scomoda ma tutto sommato divertente!!).
Venerdi 22 agosto
Colazione in un piccolo market di Mtunzini che occasionalmente serve anche la colazione (ovviamente english-breakfast); partenza per Durban e arrivo in mattinata; qualche difficolta’ nel trovare l’ostello; dopo aver depositato i bagagli ci dirigiamo in citta’ dove visiteremo a piedi tutto il centro cittadino e il quartiere del mercato; carina la mostra allestita all’interno del Municipio; facciamo sera in centro cercando di mangiare qualcosa in un fast-food indiano (piccantissimo!!); torniamo al parcheggio e riprendiamo l’auto per dirigerci al nostro ostello.
Sabato 23 agosto
Colazione sul waterfront di Durban guardando i surfer che si divertono con le onde dell’oceano Indiano ed i bikers che scorrazzano lungo la passeggiata (a dire il vero scorrazzavano poco e mangiavano molto!!; in compenso erano dotati di biciclette super!); partenza per l’entroterra in direzione Pietermaritsburg passando per le Hills; sosta a Pietermaritsburg dove facciamo due passi per le vie principali anche se non desta particolare interesse; di nuovo in auto puntando verso la catena del Drakensberg e la porta verso il Lesotho (Sani Pass); bellissime le strade che si perdono nelle ondulazioni delle colline; montiamo la nostra tenda al Sani Lodge poiche’ con la nostra auto e’ impossibile arrivare al passo (molto accidentato e consigliato solo a chi ha un fuoristrada)
Domenica 24 agosto
3° trek del viaggio: Cobham trek; sveglia alle 5 e partenza alle 6; il trek non e’ impegnativo ma ho difficolta’ a trovare il punto di partenza nonostante la relazione e la carta su cui e’ stato tracciato il percorso a penna; siamo costretti ad inerpicarci su un prato ripido prima di sbucare sul plateau e ritrovare la traccia; sopra di noi volteggia un rapace (aquila?), in evidente atteggiamento di caccia; il vento e’ molto forte e fastidioso; il panorama e’ ampio e stupendo; abbraccia la catena del Drakensberg e la regione delle colline piu’ basse nello Zululand; per arrivare in cima al monte facciamo un largo giro percorrendo anche parte di un altro trekking denominato Cobham; in cima ci riposiamo un po’ sdraiati sull’erba, quindi riprendiamo a scendere dal versante opposto; io ho intuito che, per non ripercorrere interamente il percorso di salita e’ possibile scendere da una bocchetta ed incontrare la traccia dell’Otter Trail; non la trovo e siamo costretti a tornare sui nostri passi per scoprire che passava leggermente piu’ in alto rispetto alla nostra posizione; questa volta percorriamo il sentierino senza indugio; passiamo alla base di curiose bastionate rocciose dalle quali siamo scesi poco prima; lungo la via del ritorno incontriamo molti ragazzi attrezzati per il campeggio (probabilmente si dirigono verso una riserva che abbiamo visto in fondo alla valle); siamo di ritorno per le 13:30 circa; ritroviamo la tenda danneggiata dal vento (ha ceduto un’asta del telaio); smontiamo il tutto e facciamo una doccia rilassante; verso le 14:30 siamo in partenza con destinazione East London; questa e’ risultata essere la “tirata” piu’ dura di tutto il viaggio; siamo arrivati a destinazione alle 10 di sera dopo circa 600 km avendo nelle gambe un trek durato circa 8 ore
Lunedi 25 agosto
Il mattino ci concediamo un po’ piu’ di riposo per recuperare dalla sera precedente; facciamo colazione da Wimpy sull’oceano e al momento di pagare Carla scopre di avere smarrito la carta di credito; ci mancano pochi spiccioli per chiudere il conto e un signore gentilmente si offre di pagare la differenza. A meta’ mattina partiamo per Port Elizabeth (P.E.); a Port Alfred ci fermiamo per uno spuntino a base di calamari fritti (il tutto alle 10 del mattino!!) non prima di avere fatto una breve passeggiata sulla spiaggia sabbiosa a piedi nudi; a P.E. facciamo un’escursione serale in centro ma ci viene detto senza mezzi termini che non e’ sicuro andare in giro dopo una certa ora; in effetti alle 18 non c’e’ piu’ in giro anima viva e tira vento forte e fastidioso; rientriamo quasi subito (e di corsa) al nostro ostello.
Martedi 26 agosto
Da Port Elizabeth ci spostiamo lungo la Garden Route in direzione Mossel Bay toccando i piu’ importanti luoghi di interesse turistico-balneare del Sud Africa quali Plettenberg Bay e Knysna dove effettuiamo una sosta per visitare il caratteristico porticciolo e i 2 capi spettacolari (The Heads) che si affacciano sull’oceano; uscendo dall’abitato incrociamo anche un treno a vapore!; arriviamo a Mossel Bay in serata e pernottiamo in un caratteristico backpacker situato in una antica casa. Cena con braai locale.
Mercoledi 27 agosto
Passiamo in agenzia per confermare il volo di ritorno, quindi al locale posto di polizia per denunciare lo smarrimento della carta di credito di Carla; partiamo alla volta dell’estremita’ piu’ meridionale del continente africano (Cape Agulas); gli spazi sono sterminati e il paesaggio, anche se molto bello, risulta essere alquanto monotono; arrivati al Capo (ci si arriva praticamente in automobile) facciamo 2 passi per sgranchirci le gambe disturbati sempre da un vento fastidioso; facciamo una veloce deviazione al faro (molto turistico) e decidiamo di proseguire per Hermanus dove arriveremo per meta’ pomeriggio; tiriamo sera recandoci sulla scogliera guardando le balene che si aggirano nella baia sottostante. Cena in un grazioso ristorantino.
Giovedi 28 agosto
Sveglia presto per vedere l’alba dalla scogliera di Hermanus; passiamo un’oretta a cercare di avvistare le balene; ripartiamo in direzione Cape Town facendo una bellissima strada che costeggia l’oceano; ci dirigiamo quindi a Stellenbosch, dove percorriamo a piedi l’itinerario consigliato dalla Lonely Planet; passiamo anche in alcuni padiglioni dell’universita’ dove c’e’ un sacco di gente in giro (probabilmente e’ tempo di appelli); ritorniamo sui nostri passi per andare a visitare la splendida tenuta di Vergelegen dove faremo una visita guidata alla Winery e relativa degustazione di Sauvignon Blanc, Sauvignon Blanc 2003, Chardonnay 2002, Vin de Florence 2002, Mill Race 2001, Merlot 2000, Cabernet Sauvignon 2000, Vegelegen Red; sono arrivate ormai le 16 ed e’ ora di avvicinarsi alla citta’ che rappresenta il “traguardo” e la nostra ultima tappa: Cape Town; in tangenziale scegliamo di uscire a PineTown e cercare l’ostello prescelto; riusciamo ad avere una piccola stanza (il posto piu’ brutto di tutta la vacanza per quanto riguarda l’alloggio); ripartiamo per fare 2 passi in centro citta’; e’ sera e non e’ molto sicuro aggirarsi per le strada; noi ci proviamo lo stesso ma in effetti non c’e’ alcun motivo per andare a spasso la sera; ceniamo da Mc Donald’s e ritorniamo in ostello.
Venerdi 29 agosto
Cape Town: sveglia di buon’ora per andare ad un car wash a lavare l’auto (dopo 2 settimane di strade sterrate ecc. ecc., era ridotta ad uno stato penoso!!); dopo il lavaggio ci dirigiamo verso la Cable car che ci deve portare in cima alla Table Mountain (a piedi non avremmo avuto poi il tempo di visitare la town); sfortunatamente la funivia era chiusa per forte vento; abbiamo deciso di scendere in citta’ ed iniziare il giro a piedi; lasciata l’auto un po’ fuori per non avere problemi di park ci avviamo in centro dove percorreremo tutte le vie principali e visiteremo i luoghi di principale interesse; troviamo anche il tempo di entrare in un centro commerciale dove Carla ha l’ottima idea di comperare un pollo che cucineremo per sera in ostello; alle 18 siamo in aeroporto dove dobbiamo riconsegnare l’auto; gentilmente ci riportano all’ostello dove facciamo una meritata doccia prima di cenare e intrattenere conversazione con altri ragazzi stranieri nel nostro inglese zoppicante.
Sabato 30 agosto
Sveglia e organizzazione bagagli; verso le 10 veniamo accompagnati in aeroporto dal gestore dell’ostello; qui trascorreremo il tempo rimanente in attesa del volo che ci riportera’ a casa. Pranzo in fast food in aeroporto. Ore 15:30 partenza del nostro volo SA 346 da Cape Town e arrivo 2 ore dopo a Jo’burg; da qui volo SA 260 per Frankfurt e volo LH 382 per Milano Malpensa
Domenica 31 agosto
Atterraggio a Malpensa alle 7:50; non trovero’ piu’ la mia tenda (legata sopra lo zaino all’inizio del viaggio di ritorno); la compagnia Lufthansa mi rimborsera’ successivamente il valore.
Gianluca
GeoAdventures