

NOTA: gli appunti di viaggio si trovano in fondo alla pagina, dopo le immagini










































TESTO DESCRITTIVO IN PREPARAZIONE
La remota Islanda: terra di grandi contrasti, geologicamente molto interessante ed in continuo cambiamento. Situata a cavallo della dorsale medio Atlantica, dove la placca Nordamericana e quella Europea trovano il loro punto di contatto/divergenza, presenta una forte attivita’ vulcanica e geotermica che ne caratterizzano il paesaggio; e’ composta principalmente da rocce vulcaniche e, in minima parte, da depositi sedimentari di origine continentale e marina. Le rocce vulcaniche sono quasi esclusivamente di tipo basaltico. Terra notoriamente instabile, offre paesaggi primordiali splendidi e luminosi, ma anche molto spesso inospitali soprattutto da un punto di vista climatico; verdi pascoli che indicano la presenza e il lavoro dell’uomo infatti si contrappongono a plateau e deserti sabbiosi e rocciosi dell’interno, caratterizzati da colore grigio, marrone, nero, assolutamente disabitati e selvaggi; inoltre ghiacciai, calotte glaciali, caverne di ghiaccio e crepacci, fenditure nel terreno, canyon, cascate dalla portata d’acqua impressionante, fiordi imponenti e profondissimi, laghi, geyser, sorgenti di acqua calda (dove spesso e’ possibile fare il bagno), strutture rocciose dalle forme e dai colori particolari. Una caratteristica che salta all’occhio è la quasi totale assenza di alberi.
Anche durante questo viaggio collego il classico e turistico Anello d’Oro (con visita ai geyser ed alla faglia che “separa” la placca eurasiatica da quella nordamericana) con una piu’ avventurosa divagazione nell’interno del paese, utilizzando le piste che attraversano le sperdute regioni “lunari” interne fra deserti di roccia, sabbia vulcanica e calotte glaciali enormi.
Ritorno nuovamente lungo la strada n.1 per un lungo spostamento con l’obbiettivo di percorrere il famoso Laugavegur trek (4 giorni) con i suoi paesaggi ed i suoi colori incantevoli.