Nel mio passato, ormai lontano ma mai dimenticato, c’e’ stato un periodo durante il quale fui impegnato costantemente in uno dei miei maggiori interessi sportivi, fino a trascurare quello che ogni adolescente-giovane dovrebbe considerare il principale impegno … la scuola e lo studio.
La mia passione fu l’ATLETICA LEGGERA.
Tutto ebbe inizio nei primi anni ’80 quando, frequentando i corsi pomeridiani di educazione fisica delle scuole medie superiori, mi divertivo un sacco a saltare e a correre; mi capitava spesso di ottenere risultati di tutto rispetto ai campionati distrettuali pur senza un allenamento specifico; allora mi cimentavo nel salto in lungo (saltavo circa 4,20 metri a 13 anni) e piu’ tardi passai alla velocita’ e soprattutto agli ostacoli.
Proprio in questa disciplina ebbi un buon successo in 3a media ai campionati distrettuali, vincendoli passai alla fase provinciale che vinsi; alla fase regionale arrivai 3° con il tempo di 12″08 nella disciplina dei 80 metri ostacoli (altezza 84 cm); venni cosi’ ammesso alle finali nazionali dei Giochi della Gioventu’ che si tennero a Roma nell’ottobre 1984
a questa data associo l’inizio della mia “carriera” di atleta









e’ passato molto tempo, tuttavia alcune tracce sono rimaste negli annali e nelle graduatorie regionali e nazionali
ecco alcuni estratti:
1984
Criterium regionale cadetti
100 m. ostacoli (altezza 0,84 cm)
3° in 14″9
Roma – Giochi della Gioventù
80 m. ostacoli
FINALE B (7/12); 2° in 11’95
1985
graduatoria regionale salto in lungo
1° con 6,57 metri (a 1 solo centimetro dal record italiano cadetti di allora!)
Massa – Campionati Italiani Cadetti
100 m. ostacoli (altezza 0,84 cm)
2° in 13’61 dietro Gianluca Mazzoncini in 13’58 (solo 3 centesimi!!!)
1986
Triangolare Internazionale Lombardia – Veneto – Wupperthal
110 m. ostacoli (altezza 1,00m)
1° in 14″6
Trofeo Alpe Adria – Pula (una sorta di “campionati europei allievi”)
4° in 14″90
Cattolica – Campionati Italiani Allievi
uscito nelle qualificazioni
dal 1987
CONVOCAZIONE NEL CLUB ITALIA (Nazionale Giovanile con periodi di ritiro a Schio (inverno) e Formia (estate))
“madrina” Sara Simeoni, “padrino” Pippo Cindolo
1987
Bologna – Campionati Italiani Studenteschi
4° in 14″15 (14°04 in semifinale e miglior tempo di accesso alla finale)
Modena – Campionati Italiani Allievi
1° in 14’23
record dei campionati e (2° crono di tutti i tempi dopo Enzo Franciosi 14’19 a Papendal)
record italiano 14″1 (cronometraggio manuale)
1988
Pescia – Campionati Italiani Studenteschi
1° in 13’72
NUOVO record italiano
Grosseto – Campionati Italiani Juniores
2° in 14’65 dietro a Diego Puppo (grandissimo in 14’23)
1989
Campionati Italiani Juniores
3° in 14’63 dietro Volturara e Ottoz
1990
campionati Italiani Promesse a Bressanone (Brixen)
4° in 14″66
1991
MIGLIORI PRESTAZIONI PERSONALI
80 m. piani 9”6 1985 (categoria Cadetti)
80 m. ostacoli 11”95 1984 (cat. Cadetti)
100 m. ostacoli 13”61 1985 (cat. Cadetti)
300 m. ostacoli 40”6 1985 (cat. Cadetti)
salto in lungo 6m 57cm 1985 (cat. Cadetti)
salto quadruplo 15m49cm 1985 (cat. Cadetti)
110 m. ostacoli (100 cm) 14”23 1987 (cat. Allievi)
110 m. ostacoli (0,91 cm) 13”72 1988 (cat. Allievi)
110 m. ostacoli (1,06 cm) 14”52 1989 (cat. Juniores/Promesse)
così ho trovato uno scritto nel blog di Laurent Ottoz mio collega e rivale di quegli anni e ora dirigente della Federazione:
(…) decisi per la mia specialità, i 110hs. Si corse a Cattolica, non lontano da li, ma dato il mio personale scarsino ero li solo per il piacere di partecipare, e infatti uscii in batteria. Il secondo anno invece, a Modena, arrivai con altre velleità e mi guadagnai la medaglia di bronzo in 14″55 (mi pare). Allora vinse Gianluca Zarini seguito dal grande Enzo Franciosi che primeggiava in graduatoria con 14″19, poi passato da Junior ai 400hs dove si tolse la soddisfazione di vincere i Campionati Europei Juniores. Ci tengo però a precisare che i nostri tempi le barriere erano ancora a 100cm e la IAAF non aveva ancora fatto la cagata di abbassarli a 91,4cm.
Enzo Franciosi, il mitico Enzo, poi Campione Europeo Juniores dei 400 hs rispondeva:
Accidenti, i campionati Italiani allievi, li ricordo si, mio bel capo delegazione, avevo il record italiano e Gianluca si è preso il titolo, bene così, lo meritava, anche se tu facesti molto meno di quel 15,3 ora dichiarato. (…)
EPILOGO
Il capitolo atletica leggera si chiuse definitivamente il 14 luglio 1991 con l’ultima gara che corsi a Cesenatico (campionati Italiani di società); gareggiai per l’Aeronautica Militare dove stavo concludendo il mio servizio di leva presso il centro sportivo;
non ero allenato e non ero più motivato già da qualche tempo; in batteria arrivai secondo con il tempo di 14″95 ma non ottenni la qualificazione per la finale A (grande smacco!!); venni ammesso solo nella finale B
Presi posto sui blocchi di partenza, partii, ma una fitta terribile al bicipite femorale mi fece rovinare a terra proprio nella fase di attacco della prima barriera (primo ostacolo); infortunato, non conclusi la gara e quell’infortunio (ultimo di una serie non felice) mi rese facile prendere la decisione che quella sarebbe stata la mia definitiva uscita di scena dai campi di atletica.
Poco tempo dopo mi congedai anche dal Centro Sportivo Aeronautica Militare (26 luglio 1991)
CONCLUSIONI
Le motivazioni che mi hanno fatto prendere questa decisione sono tante; sono stati commessi errori di valutazione, di allenamento e sono stati sottovalutati alcuni aspetti importanti (gli infortuni non succedono solo agli altri … succedono anche a te!!); e quando ti senti dire che devi recuperare bene, non puoi allenarti al 100% ma solo al 70-80% vedendo però gli altri tuoi colleghi rivali che crescono … beh … non e’ piacevole!; si tenta di recuperare rischiando per la foga altri e più gravi infortuni
Ma non voglio cercare giustificazioni dove non ce ne sono; Laurent (Ottoz) stava dimostrando di valere molto; io forse non avevo i suoi margini di miglioramento nella specialità del 110 metri ostacoli; la mia altezza (dovrei dire “bassezza”) era un po’ anomala in una specialità dove gli atleti sono alti in media 1,80 m
Avrei dovuto passare ai 400 metri ostacoli cosa che invece mi rifiutai sempre di fare nonostante avessi fatto alcune gare senza allenamento e fossi decisamente portato
Così la mia carriera di atleta si concluse a 21 anni con la conquista di soli 2 titoli nazionali e diversi record nazionali e regionali.
Ho “tagliato” i ponti con l’atletica, con il mondo dell’atletica; mi sono riavvicinato anni dopo al mio ex allenatore, persona che ho sempre stimato sia come allenatore che come uomo; persona completamente diversa da me con cui ho avuto un rapporto difficile sui campi di atletica sia in gara che durante gli allenamenti;
Non mi sono MAI pentito di questo mio abbandono; è stata una decisione pensata e maturata quando ancora avrei avuto qualcosa da dare; non ci sono rimorsi né rimpianti; conservo alcuni ricordi bellissimi e altri molto brutti; semplicemente, ho voltato pagina senza guardarmi indietro …
Pur rimanendo orgoglioso dei miei risultati e di alcuni successi a livello nazionale giovanile, se potessi tornare indietro senz’altro NON sceglierei nuovamente atletica leggera come sport da praticare!