Pensare il futuro come qualcosa
che ti toglie piano piano
quello che hai e quello che resta
e’ un segno di vecchiaia, malattia o di saggezza?
La parola
che non e’ detta
e che non e’ scritta,
e’ la parola mancante,
inutile bandiera,
che segna il confine
tra il silenzio e il dolore.
Questo amore non condiviso
che resta amore
nonostante tutto,
e’ l’amore che va
e che non torna sempre:
l’amore quando e’ amore
ha una voce che non ha parole.
Come chi torna
perde cio’ che ha lasciato
anche chi non parte
smarrisce qualcosa;
chi e’ gia’ partito
non riconosce chi resta
chi e’ rimasto
non vede dove la strada porta:
se e’ la vita che ci ha diviso
non e’ il rimpianto che ci fara’ fratelli,
inesorabile e’ il tempo
che ci ha gia’ sconfitto.
Se resisti se persisti
se nasci e ricominci
se conosci e non dimentichi
se parti e poi ritorni
forse sei un uomo libero
nel fragile volo
maturo degli anni.
da “Nel mite tempo che cade”
di Arnaldo Bianchi
Macchione Editore 2012
Quando tu ami senza provocare amore,
cioe’ quando il tuo amore come amore
non produce amore reciproco
e attraverso la tua “manifestazione di vita”
di uomo che ama, non fai di te stesso un
“uomo amato”, il tuo amore e’ impotente,
e’ una sventura
Karl Marx